Risparmiare è la parola d’ordine di ogni consumatore, anche quando si tratta di acquistare un termoventilatore. Sì, perché proprio questi generatori di calore sono disponibili in molte varianti sul mercato e in un’attenta comparazione si possono individuare i modelli che fanno risparmiare più di altri sia nell’acquisto che sulla base dei consumi energetici. In riferimento ai prezzi di listino, sono un po’ tutti piuttosto contenuti in relazione a questo tipo di prodotti, ma la valutazione va fatta in prospettiva globale e in previsione futura, basandosi sulla classe energetica del dispositivo, indicata nella scheda tecnica, da cui si può evincere il livello di consumi previsto nell’utilizzo di quel dato apparecchio.
Per calcolare una stima quanto più possibile affidabile dei consumi di un termoventilatore ci si può basare sul tipo di resistenza elettrica. I moderni termoventilatori montano resistenze elettriche o in ceramica, se si vuole risparmiare si consiglia di optare per la seconda tipologia, in quanto a parità di calore, la ceramica ci mette di più a raffreddarsi, pertanto trattiene più a lungo il caldo. Sul piano dei prezzi, anche qui si assiste a una grande varietà, potendo acquistare un termoventilatore su una scala di costi che parte da poche decine di euro per sfiorare picchi di alcune centinaia, fino a 400 euro. Anche le marche non si contano, ma se si vuole acquistare un termoventilatore di qualità si consiglia di ‘bussare’ a brand affidabili e di collaudato spessore, quali De Longhi, Rowenta, Vortice, Argo, Imetec ed altri.
Alcuni fra i migliori termoventilatori vengono testati superando prove di laboratorio per testarne l’efficienza prima di essere immessi sul mercato. Non tutto dipende, però, dalla funzionalità dei termoventilatori. Per farli funzionare al meglio, infatti, bisogna prima predisporre l’ambiente da riscaldare, facendo attenzione che sia isolato e in assenza di spifferi che potrebbero vanificare la resa del dispositivo. Sui consumi incide in misura determinante la frequenza d’uso e le ore di utilizzo. Se, ad esempio, si fruisce di una tariffa bio-oraria si possono sfruttare anche le ore notturne o accendere il termoventilatore poco prima di coricarsi, mentre un uso indiscriminato potrebbe costare caro in bolletta. Per non avere brutte sorprese vi consigliamo di informarvi meglio attingendo alle info sul sito www.guidatermoventilatore.it.